
“Ciao a tutti, mi chiamo Wall-E e ho circa 2 anni. Di preciso non ricordo quando sono nato, ma la sola cosa che ricordo bene è che vivevo per strada. Una strada che frequentava spesso quella che adesso è la mia mamma. Lei e mio papà mi hanno notato e per tanto tempo hanno cercato di avvicinarsi a me, ma io sfuggivo, avevo tanta paura. Quasi tutti i giorni lei veniva ed io più passavano i giorni e più avevo fame; mi portava delle cose buone da mangiare e cercava tanto di accarezzarmi ma io proprio non ce la facevo a farmi toccare, era troppo difficile… allora scappavo e quando lei andava via correvo a mangiare tutte quelle cose buone che mi aveva lasciato. Però io la vedevo, vedevo che lei e il mio papà si preoccupavano tanto per me, si allontanavano perché io, io solo, mi avvicinassi al cibo; e per circa un mese è andata avanti così… In quella strada, purtroppo non ero solo, non erano tutti bravi con me, ma di sicuro ero il più piccolo di tutti. Una sera però ebbi tanta paura, perché c’erano altri cani più grandi di me che litigavano e volevano farmi del male, ma io non riuscivo a difendermi. Non sapevo cosa fare, le opzioni erano due: o mi lasciavo prendere dalla mia mamma, ed i suoi amici; oppure lasciavo che i grandi mi facessero del male… e chissà cosa sarebbe successo se io non mi fossi fatto coraggio e mi fossi lasciato portare in salvo da loro… Sono saltato nella loro macchina, e loro non ci hanno pensato due volte ad accogliermi… Di quella sera ricordo tante cose…Faceva tanto freddo e io piangevo, ma la mia mamma e i suoi amici mi hanno portato a casa, dato una coperta calda e una stanza grande dove poter riposare. Ho pianto… tanto… tutte le lacrime che avevo… perché? Bhé non lo so nemmeno io… Non sapevo cosa ne sarebbe stato di me, ma stando in quella casa sentivo il cuore battere forte forte, ed i loro enormi visi che mi sorridevano e cercavano di consolarmi…mi volevamo già bene! Ma dicevano di non potermi tenere… era troppo presto, ma perché? Non gli piacevo? Piangevo troppo? Non ero abbastanza bello? Ma soprattutto troppo presto per cosa? Poi ho capito: prima di me c’era un’altra, era una sorellina, che dopo 17 anni di vita insieme era volata in cielo… Povera mamma, chissà quanto avrai sofferto… Mi hanno cercato una famiglia, che mia sorpresa, non è tardata ad arrivare, ma arrivato il momento di andare, la mia mamma ed il mio papà non sono riusciti a lasciarmi andare ed hanno deciso di tenermi. Io adesso sto bene, non potrei stare meglio. Mi portano ovunque loro vadano, i loro amici sono la mia famiglia; andiamo al bar, al mare, e qualche volta anche al ristorante e mi sento davvero il cane più fortunato del mondo! Non so se io ho scelto loro o loro hanno scelto me ma una cosa la so di certo: tutto questo si chiama Amore!”

“Lui è Tomino, abbandonato a due anni perché abbaiava. Ci hanno detto che lo tenevano legato tutto il giorno al buio in un garage. È arrivato da noi per caso, una fredda sera di febbraio: andiamo solo a vederlo, ha detto mio marito. Siamo tornati a casa con lui, nostro primo cane. Da allora nulla è stato più come prima, neanche Tomino.
La volontaria che ce lo ha affidato ha riassunto la sua storia in una frase: “da un buio garage all’immenso”. Ecco il nostro rapporto con questo piccolo topolino nero: immenso.
Qualche tempo fa un film titolava così: “chiedimi se sono felice”.A me sembra che la risposta sia un si”.

Ciao a tutti! Sono Elena e da 9 anni e 4 mesi ho vicina una bellissima femmina Lolita.
Era dicembre 2010 quando ho presso Lolita, e da quel momento e stato amore a prima vista.
Per me non è solo un cane, e la mia vita.
Ti amo Lolita mia
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